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C'è una tradizione di storielle ebraiche da Sholom Aleichem a Isaac Bashevis Singer, fino ai fratelli Coen e Moni Ovadia da cui i brevi racconti di Sinigaglia si ispirano e si distinguono perché questa è una raccolta dove alla cultura ebraica si mescolano gli stereotipi, le manie, le insicurezze, il lato noir della quotidianità, in una alternanza tra memoria e presente. Storielle ebraiche ma anche non di Sinigaglia sono brevi spaccati di vita che corrono sulla linea del tempo, dalla guerra alla contemporaneità, tratteggiando personaggi come schizzi su tela: il professore, il prete, i condomini, i genitori, gli amanti, i bambini, tutti protagonisti di una commedia umana tra fragilità e forza. Prefazione di Roberto Ugolini.